martedì 26 maggio 2009

ALLERGIE:PARLIAMO DI ACARI “UNA VERA «EPIDEMIA» DEGLI ULTIMI ANNI”

Questi fastidiosissimi amici della notte, dei quali faremmo volentieri a meno, sono stati scoperti nel 1964 e ci fanno compagnia sempre ed ovunque, ma in percentuale elevatissima durante il sonno, poiché il loro habitat migliore è il materasso.

E’ qui che trovano il giusto calore e la giusta umidità, per ben 8 ore su 24, ma soprattutto, trovano il nutrimento, apportato da sudore, tossine e squame della pelle: ogni notte di sonno, perdiamo circa 2,5 grammi di pelle e ¼ di litro di traspirazione, con una media annua di circa 750 g di pelle e ben 92 litri di traspirazione, composta maggiormente da ammoniaca, acidi e sali minerali, mentre la pelle morta dissolve un fungo (Fongus Asperguillus Repens) che costituisce l’ alimento base dell’ acaro.

Quindi, prevenzione è la parola d’ ordine: evitare al massimo lo sviluppo di una sensibilità agli allergeni e sopprimere le reazioni allergiche all’attacco, dormendo su materassi e guanciali sfoderabili, rivestiti con speciali tessuti in fibre anallergiche, che la moderna ricerca ha consentito di sviluppare, ed effettuare lavaggi periodici a 60°c, temperatura letale per gli acari (a tale scopo è opportuna la sfoderabilità di materassi e guanciali), anche perché la causa scatenante dell’ allergia non è dovuta direttamente agli acari, ma ai loro escrementi.

In media, 500.000 milioni di acari vivono in un letto, nella biancheria e nelle coperte.

Quelli che sono eliminabili sono quelli che vivono nel materasso.

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